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III domenica di Quaresima anno C


Il misterioso incontro di Mosè con il roveto ardente, da cui nasce una storia di popolo di Dio, è stato molto amato dalla tradizione monastica. La Chiesa vive nei piccoli e nascosti roveti di cuori che credono e si lasciano incendiare.

Diceva in proposito don Angelo Casati: «A partire da Mosè, un custode di greggi, eppure stregato da quel fuoco del roveto che ardeva e non si consumava. Avvicinarsi a Dio. E la voce: “Non avvicinarti oltre! Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è suolo santo!”. Non avvicinarti oltre. Preserva l’oltre, non invaderlo. Conserva questa confessione, umile ma sapiente, dell’oltre che non ti appartiene. E chi ti sente parlare di Dio avverta quanto sia lontana da te ogni ombra di presunzione. Cerca di accostarti a piedi scalzi, con piedi che non fanno rumore: troppe chiacchiere su Dio, troppe meschinità su Dio, troppi stravolgimenti del suo volto. Confessa l’oltre, avvicinati con rispetto, con devozione: Dio si svela non in una verità astratta, si svela non in una definizione, ma in un racconto. In una storia. La verità su Dio, ma non solo su Dio, esiste solo se concreta, solo se vissuta, solo se è storia. Il suo nome è impigliato alla storia. E dunque chi è Dio, la verità su Dio,  la intuisci dalla storia. Dio dal roveto, per dire di sé, racconta una storia: quasi che Dio prendesse volto dal nome di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, da eventi accaduti: ha osservato la miseria del suo popolo, ha ascoltato il suo grido, è disceso. Fino a dove è disceso è la storia del suo Figlio. La verità su Dio nel figlio che discende”. “Sembrano fare eco le parole di Christian Bobin: “La verità è ciò che arde. La verità non è tanto nelle parole, ma negli occhi, nelle mani, nel silenzio. La verità sono occhi e mani che ardono in silenzio”. La verità arde nella parola “il Signore”, “Io sono colui che c’è stato, colui che c’è, colui che ci sarà”. La storia non mi racconta un dio pallido, astratto, evanescente, ma Dio presente, che c’è, che mi dice: “Io ci sono”. “Esserci” sembra essere un verbo che dice Dio».



 

 Elenco file allegati:

    LECTIO - Lc 13,1-9 terza domenica di quaresima C - 2022.pdf - 324,48 Kb

 

 Guarda il video

https://www.youtube.com/watch?v=DKRUHl52oQE

 

 

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Orario delle Celebrazioni Liturgiche


Domenica e Festivi:

05.55 - Mattutino

07.10 - Lodi

10.15 - Celebrazione dell’Eucaristia

12.15 - Ora sesta

16,45 - Lectio prefestiva settimanale

17.30 - Vespro


Feriali:

05.20 - Mattutino

07.10 - Lodi

08.00 - Celebrazione dell’Eucaristia

12.15 - Ora sesta

18.00 - Vespro


Monastero delle Benedettine dei Santi Pietro e Paolo in Viboldone
Via dell'Abbazia, n° 6 - 20098 San Giuliano Milanese(MI)
Tel. 02 984 1203 - C.F. 01118990157 - Mappa del sito


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