VI Domenica tempo Pasquale

Dio nel suo amore non fa preferenza alcuna

“ Veramente sto rendendomi conto che Dio non fa preferenza di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia...” (Atti 10)  perché: “la sua gioia sia in noi e la nostra gioia sia piena» (Gv 15,11)

La gioia nasce solo dall’amore, è’ necessario che ‘rimaniamo nel suo amore’, e la dimora dell’Amore è la nostra corporeità vivente: “Dio è amore” (1Gv 4, 8b) e ha scelto di abitare nella corporeità vivente di ciascuno.

E con questa nostra corporeità diventiamo gioiosi trasmettitori del Suo Amore nella tessitura delle nostre relazioni.

“Rimanete nel mio amore”  Il prendere coscienza dell’importanza di queste parole, ci apre e coinvolge in un servizio di diaconia per ogni creatura.  Senza prendere le distanze o difendere il territorio delle sicurezze dell’ego: nel ‘rimanere nel suo amore’ viene tolta ogni schiavitù: “non siamo più chiamati servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma amici, perché Gesù ci ha fatto conoscere tutto ciò che ha udito dal Padre suo»                 (Gv 15,15),  

E per Gesù, è importante, che tutti i suoi amici si amino gli uni gli altri come egli stesso ha amato i suoi discepoli nella corporeità della sua vita terrena. Questo è ‘rimanere nel suo amore’

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